Biogas: numero di impianti in Italia cresciuto del 490% in 5 anni (2)
(AGI) – Roma, 30 set. – “Il biogas agricolo”, spiega Piero Gattoni, presidente del Cib, “si basa su una forte sinergia tra il settore agricolo e quello industriale, rappresentato da operaratori prevalentemente italiani. L’impresa agricola assumera’ il ruolo di una biogas refinery: attraverso i principi del biogas ‘fatto bene’, l’imprenditore agricolo sara’ in grado di produrre energia elettrica, termica, biocarburanti, bio plastiche e fertilizzanti, valorizzando i reflui e gli scarti d’agricoltura”. “Chiediamo, pero'”, aggiunge Gattoni, “che il Governo chiuda al piu’ presto i nodi irrisolti che riguardano il settore: l’approvazione delle norme tecniche sul biometano, la classificazione unica sul digestato e una stabilizzazione del sistema fiscale per il settore”.
“Il Mipaaf”, ha risposto Giuseppe Castiglione, sottosegretario all’Agricoltura, “lavorera’ per concludere gli iter normativi di alcuni punti determinanti per lo sviluppo della produzione di biometano. Il ministero sta lavorando per regolamentare l’uso agronomico del digestato, una grande risorsa per l’agricoltura organica, e stabilizzare l’attuale sistema di fiscalita’ applicata alle aziende produttrici di biogas”. Per comunicare a un pubblico piu’ generalista le potenzialita’ del biogas e rispondere ad alcune opposizioni avanzate dai alcuni comitati locali, il Cib ha offerto una diretta streaming dell’evento al Museo della Scienza e ha riunito esperti, ricercatori e professori universitari. Francesco Petracchini del Cnr, ricercatore su temi legati all’inquinamento dell’atmosfera, ha spiegato che “l’impatto ambientale degli impianti a biogas non e’ rilevante”, mentre il prof. Fabrizio Adani del Gruppo Ricicla dell’Universita’ di Milano si e’ soffermato sulle qualita’ del digestato agricolo, prodotto di risulta degli impianti a biogas, come fertilizzante naturale in grado di sostituire i fertilizzanti chimici. Lorella Rossi del Crpa ha spiegato la compatibilita’ tra biogas e produzioni dop. Fabrizio Anniballi dell’Istituto Superiore di Sanita’ ha infine smentito la ‘leggenda metropolitana’ per cui ci sarebbe relazione tra botulismo e biogas. “Non c’e’ alcuna correlazione”, ha spiegato Anniballi, “il botulismo e’ un fenomeno da sempre collegato a effetti collaterali dell’attivita’ zootecnica”. (AGI) Rme/Fra
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