Africa: i 5 paesi dove il fotovoltaico è cresciuto di più
Quando si parla di Africa – un continente di 54 paesi – molte persone nel Nord del mondo e nell’Occidente in genere soffrono di un disturbo della rappresentazione, o della percezione, indubbiamente favorito anche dalla narrazione di noi giornalisti. Nel nostro schermo mentale tendiamo a proiettare troppo spesso solo immagini di bambini denutriti, povertà, disperazione o se va bene immagini da safari fotografico.
La realtà è un po’ diversa. L’Africa è anche un continente estremamente dinamico, creativo e resiliente.
Fra la messe di articoli su persone che cercano di attraversare il Mediterraneo per raggiungere l’Europa, può essere per esempio sfuggita la notizia che il 7 luglio è entrato in vigore l’African Continental Free Trade Area (AfCFTA), un mercato unico di beni e servizi per 1,2 miliardi di persone con un PIL complessivo di oltre $2 trilioni di dollari che, si stima, dovrebbe più che triplicare a $6,7 trilioni nel 2030.
Una crescita attesa che dà all’Africa l’opportunità di saltare a pie pari almeno in parte la dipendenza da fossili verso un tipo di sviluppo decarbonizzato e subito sostenibile.
Uno dei settori dove maggiore è stato il dinamismo africano nell’ultimo anno è stato infatti quello dell’energia solare. Il continente ha registrato una crescita di oltre 1,8 GW dei nuovi impianti solari, con 1,4 GW di impianti fotovoltaici, quasi raddoppiando i 786 MW di nuova capacità installata nel 2017. Di questa nuova potenza, il 94% è allacciato alla rete mentre il rimanente 6% è rappresentato da sistemi ad isola.
Solarplaza ha analizzato i mercati fotovoltaici africani in più rapida crescita, su dati 2018 della International Renewable Energy Agency (IRENA). Secondo IRENA, la crescita dell’anno scorso è stata guidata principalmente da cinque paesi: Egitto, Sudafrica, Kenya, Namibia e Ghana. Insieme hanno installato 1.067 MW di nuova potenza fotovoltaica. Da notare che il Marocco non è stato preso in considerazione nel rapporto sul settore fotovoltaico africano, nonostante la sua notevole capacità solare installata, poiché la maggioranza dei suoi impianti sono solari a concentrazione (CSP) e non fotovoltaici.
Vediamo quali tratti salienti dello sviluppo FV in questi paesi emergono dal rapporto di Solarplaza.
L’Egitto è stato il paese che ha visto la maggiore crescita FV l’anno scorso, con 581 MW di nuove installazioni, e secondo lo studio è destinato a mantenere il suo primato pure quest’anno, grazie al proseguimento dell’installazione di 32 impianti nel maggiore complesso fotovoltaico del mondo, nella regione di Benban, con una potenza complessiva a regime di 1,46 GW.
Da notare che il governo egiziano, visto anche l’imponente sviluppo del settore, ha deciso l’anno scorso di passare da un regime di incentivazione tipo Feed-in-Tariff (FiT) ad un sistema di aste al ribasso, che sono risultate in offerte bassissime – inferiori a $0,03/kWh – quindi estremamente convenienti per gli acquirenti di energia fotovoltaica. Il paese ha visto anche il varo del suo primo Power Purchase Agreement (PPA) legato ad un impianto da 6 MW per una durata di ben 25 anni.
Il Sudafrica, secondo in classifica, ha aggiunto l’anno scorso 373 MW di nuova capacità FV, un risultato notevole se si considera che la maggior parte è costituita da sistemi su tetto nel comparto residenziale, con qualcosa anche su coperture commerciali e a terra.
Il paese, che con 2,5 GW installati ha in assoluto il mercato FV più grande del continente, potrebbe però avere delle difficoltà nel mantenere il secondo posto in Africa quanto a nuova capacità. Ciò dipende in parte dalle lungaggini e complessità legate all’avvio delle nuove aste, che sono state rimandate a tempo indefinito. Nonostante ciò, il governo sta cercando di accelerare le procedure e ha firmato anche 12 PPA fotovoltaici per complessivi 813 MW da installare nei prossimi cinque anni.
Il Kenya è risultato terzo nella classifica della maggiore crescita FV in Africa, con 55 MW di nuova capacità nel 2018. Il paese è uno dei più sviluppati dell’Africa Centrale e Orientale e, con il 65% del proprio mix energetico appannaggio delle rinnovabili, è anche uno dei leader del settore nel continente. Secondo Bloomberg New Energy Finance, il Kenya ha in ponte una quindicina di progetti FV di scala utility per complessivi 526 MW, che serviranno nelle intenzioni del governo ad elettrificare tutte le aree del paese entro il 2022. Il Kenya ha già fatto sforzi imponenti in merito: se nel 2013 solo il 32% dei kenioti infatti aveva accesso all’elettricità, l’anno scorso tale quota ha raggiunto il 74,4% della popolazione – uno dei tassi di diffusione maggiori del continente.
Anche il Kenya ha avviato la fase di transizione da un regime di incentivazione tipo FiT a un sistema di aste al ribasso. Il passaggio da un regime all’altro potrebbe provocare un rallentamento della crescita l’anno prossimo, ma il paese ha il potenziale per più che raddoppiare la propria capacità fotovoltaica entro il 2020. Il Kenya ha anche avviato un sistema di Scambio sul Posto per i possessori di impianti FV.
La Namibia è il paese più secco dell’Africa sub-Sahariana e, con 300 giorni soleggiati l’anno e un governo relativamente stabile, avrebbe molte carte da giocarsi per lo sviluppo del settore FV, che solo recentemente ha cominciato a muovere i primi passi. L’anno scorso, il paese ha quasi raddoppiato la propria capacità FV a 79 MW rispetto ai 46 MW del 2017, grazie soprattutto a progetti di taglia utility allacciati alla rete – un risultato notevole ai fini dell’autonomia energetica per un paese che storicamente deve importare il 70% dell’energia.
Anche la Namibia ha piani ambiziosi per raddoppiare la sua capacità di generazione FV, ma per raggiungere tale obiettivo potrebbe essere necessario attendere fino al 2021. Il governo namibiano, tuttavia, vuole accelerare i tempi permettendo ai grandi produttori di vendere la loro energia tramite PPA, rendendo così più allettante lo sviluppo di progetti solare da parte di sviluppatori e investitori.
Il Ghana, pur quinto in Africa con 25 MW di nuovo installato FV l’anno scorso, dovrà investire in modo significativo per continuare a far crescere il suo settore solare, dal momento che il paese attualmente non ha in cantiere realizzazioni su larga scala, nonostante il potenziale per lo sviluppo del fotovoltaico su tetto sia notevole.
Insomma, un po’ come successo per le telecomunicazioni, che in Africa hanno spesso saltato la telefonia fissa per passare direttamente a quella mobile, anche per l’energia il continente si trova nella condizione di poter godere sempre di più delle opportunità offerte dall’elettrificazione di massa, senza dover subire gli svantaggi ambientali e climatici della generazione fossile.
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