AgiChinaenergy: Cina miglior emergente investimenti clean-tech (2)
(AGI) – Pechino, 5 nov. – La Cina, dal 2013, sta focalizzando la propria produzione di energia solare sul mercato interno, dopo anni in cui la produzione era rivolta soprattutto alle esportazioni, che hanno risentito delle indagini anti-dumping dell’Unione Europea e degli Stati Uniti. Il passaggio dall’attenzione verso le esportazioni alla domanda interna e’ coinciso, pero’, allo stesso tempo, con l’aumento nel consumo di combustibili fossili, che il governo sta cercando di arginare con alcuni risultati apprezzabili rivelati di recente, come la prima diminuzione del consumo di carbone, su base annua, nei primi nove mesi del 2014. A settembre scorso, la National Energy Administration aveva puntato l’attenzione dei gruppi produttori cinesi verso la creazione di sistemi di energia distribuita in tutto il Paese, con la possibilita’ di finanziamenti da parte delle banche private anche per le installazioni inferiori a venti megawatt.
Dopo la Cina, ci sono, per attrazione di investimenti nel settore clean-tech, Brasile, Sudafrica, India, e Cile ai primi cinque posti. Il dominio cinese nel settore durera’ fino al 2035-2040, secondo le stime di Climatescope, per poi cedere il passo ad altri Paesi come India e Indonesia. la Cina guida anche la classifica dei Paesi che investono in energie pulite. Nei primi sei mesi dell’anno, gli investimenti in questo settore a livello globale sono stati pari a 63,6 miliardi di dollari, 19,3 miliardi dei quali provenienti proprio dalla Cina. Al secondo posto, gli investimenti provenienti dall’Unione Europea, pari a 14 milairdi di dollari. Sul podio anche gli Stati Uniti, piu’ staccati, a quota 10,6 miliardi di dollari. (AGI) Ciy/Mau
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