Allarme Iea: stiamo installando solo il 60% delle rinnovabili necessarie
Dopo quasi vent’anni di galoppata, la crescita mondiale nell’ultimo anno ha subito una battuta d’arresto: uno stallo che solleva preoccupazioni circa il raggiungimento degli obiettivi climatici a lungo termine.
La nuova potenza installata da fotovoltaico, eolico, idroelettrico, bioenergia e altre fonti energetiche rinnovabili nel 2018 infatti si è fermata a 180 GW, lo stesso volume dell’anno precedente e solo il 60% della capacità che dovremmo aggiungere ogni anno per affrontare adeguatamente la sfida clima.
A farlo notare è l’International Energy Agency (Iea). Secondo lo Scenario di sviluppo sostenibile (SDS) dell’Agenzia stessa, infatti, per raggiungere gli obiettivi dell’accordo di Parigi il parco rinnovabili mondiale dovrebbe crescere di oltre 300 GW in media ogni anno tra il 2018 e il 2030.
Le cose però stanno andando molto diversamente, come mostrano i grafici sotto (sempre fonte Iea), e, nonostante una crescita del 7% nella produzione di energia elettrica da rinnovabili, lo scorso anno le emissioni di CO2 legate all’energia sono aumentate dell’1,7%, raggiungendo il massimo storico di 33 Gton.
“Il mondo non può permettersi di premere ‘pausa’ sull’espansione delle rinnovabili e i governi devono agire rapidamente per correggere questa situazione e consentire un flusso più veloce di nuovi progetti”, denuncia il direttore esecutivo della Iea Fatih Birol.
I governi possono accelerare la crescita delle rinnovabili affrontando le incertezze della politica e assicurando un’integrazione di fonti economicamente competitive come eolico e FV – raccomanda la Iea nel diffondere i dati.
Anche la riduzione dei rischi che riguardano gli investimenti in energia pulita nei paesi in via di sviluppo, in particolare in Africa, sarà fondamentale.
Dal 2015, mostrano i dati Iea (tabelle in basso), la crescita esponenziale del fotovoltaico a livello globale ha compensato gli aumenti più lenti dell’eolico e dell’idroelettrico. Ma l’espansione del solare fotovoltaico si è appiattita nel 2018, aggiungendo 97 GW di capacità , soprattutto a causa della frenata della Cina sugli incentivi. Il gigante asiatico ha infatti aggiunto 44 GW di fotovoltaico nel 2018, rispetto ai 53 GW del 2017.
La crescita è del solare è rimasta stabile negli Stati Uniti, e aumentata nell’Unione Europea, in Messico, Medio Oriente e Africa, che hanno compensato in parte il rallentamento cinese.
Nonostante la più lenta crescita del fotovoltaico, lo scorso anno la Cina ha rappresentato quasi il 45% del totale aumento di capacità rinnovabile. La crescita dell’eolico cinese è accelerata lo scorso anno, ma l’espansione nell’idro ha continuato a rallentare, mantenendo una tendenza osservata dal 2013.
Quanto all’Unione europea, il secondo mercato per le energie rinnovabili, le installazioni hanno registrato un leggero calo. Il fotovoltaico è cresciuto rispetto all’anno precedente, mentre l’eolico ha subito un rallentamento.
Cambiamenti di policy hanno poi portato a una frenata dell’eolico a terra in India e del FV in Giappone.
Negli Stati Uniti, il terzo mercato più grande, le aggiunte di capacità rinnovabile sono leggermente aumentate nel 2018, principalmente a causa di una più rapida espansione dell’eolico onshore, mentre la crescita del solare è stata piatta.
L’espansione della potenza rinnovabile ha subito un’accelerazione in molte economie emergenti e in paesi in via di sviluppo in Medio Oriente, Nord Africa e parti dell’Asia, guidata da eolico e fotovoltaico a seguito di un rapido calo dei costi.
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