Carta dell'Energia, il recesso non influisce sui ricorsi contro lo spalma-incentivi
Secondo il Governo è essenzialmente economico il motivo che ha spinto l’Italia a recedere dal trattato sulla Carta europea dell’Energia. L’allegato che dettaglia i risparmi conseguenti al comma 318 dell’articolo 1 della legge di stabilità 2015 dice che così si risparmieranno 450.000 euro l’anno, Il comma dispone di cancellare o rinegoziare 16 accordi internazionali per un risparmio complessivo di 8.488.300 euro l’anno dal 2016.
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