Clima: Fenice Rus, Russia acceleri su efficienza energetica (3)
(AGI) – Mosca, 30 nov. – Il mercato non e’ pero’ privo di difficolta’. La prima e’ di tipo culturale: “In Russia quando si ha troppo caldo in casa si aprono le finestre, perche’ non si puo’ regolare il calore. Non c’e’ la mentalita’ dell’efficienza energetica e per questo ci stiamo impegnando con Edf Fenice Rus anche in seminari con i nostri clienti, come quello organizzato a Mosca a novembre, in cooperazione con il Campus Efficienza Energetica che Fenice ha creato a Torino”. L’altra difficolta’ e’ legata alla “visione tradizionale del business che difficilmente concepisce l’approccio sul lungo termine”, fondamentale invece per fare efficienza energetica.
Un altro limite, che proprio Fenice Rus ha contribuito a ridurre, e’ rappresentato dal quadro legislativo, ancora da perfezionare: “Quando siamo arrivati qui e abbiamo fatto il primo contratto di performance – ricorda il direttore generale – il fisco russo non sapeva come classificare questo contratto, ora la legge e’ cambiata e la situazione e’ migliorata, ma andrebbe ancora semplificato l’iter burocratico per ottenere, per esempio, gli incentivi previsti per le “apparacchiature efficienti”.
Fenice Rus si concentra sul settore industriale, “anche se l’interesse di quello pubblico e’ enorme”. “Il problema del settore pubblico – spiega il manager francese – e’ che non riesce a garantire agli investitori il pagamento del lavoro a lungo termine, perche’ il budget degli enti pubblici e’ fatto al massimo su tre anni e noi abbiamo anche progetti con contratti a 10 anni”.
Esportando il suo know-how sulla gestione di impianti efficienti dall’Italia alla Russia, Edf Fenice e’ stata pioniera dell’efficienza energetica nella Federazione, dove ora prevede l’affacciarsi di competitor stranieri. Pur non essendo direttamente toccata dalle nuove politiche russe volte alla sostituzione delle importazioni, Edf Fenice Rus e’ cosciente che le condizioni di questo mercato sono cambiate: la societa’ ha gia’ definito delle soluzioni locali per alcuni dei suoi progetti. “Il problema qui rimangono gli investimenti e bisogna proporre delle soluzioni tecniche e finanziare per sviluppare questo business dell’efficienza energetica”, sostiene de Rul, riconoscendo comunque che “oggi le priorita’ dei russi sono diverse”. “Nelle partnership e’ diventata piu’ importante la condizione del trasferimento di tecnologia e, ora piu’ di prima, serve avere dei partner locali e con posizioni finanziarie o tecniche forti, che possano aiutare a condividere i rischi d’impresa”, percepiti ormai come crescenti. Anche se il tema dell’efficienza energetica in Russia e’ “legato principalmente all’aspetto del risparmio economico”, de Rul si augura che proprio eventi come la Cop21 contribuiscano col tempo a far prevalere la questione ambientale. (AGI) Ruy/Mau
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