Climatizzatori, le regole per il corretto smaltimento e riciclo
Sempre di più, gli elettrodomestici si “recuperano” e, nel caso dei condizionatori, si riciclano al 97,5%.
È per questo risultato che dal 2005 Hitachi Cooling & Heating è a fianco del Consorzio Remedia, il principale Sistema Collettivo italiano no-profit per la gestione eco-sostenibile dei RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), rifiuti da impianti fotovoltaici, pile e accumulatori.
Hitachi Cooling & Heating negli scorsi anni ha permesso la raccolta di quasi 1 milione di kg di RAEE domestici, equivalenti a una Carbon Footprint di 11.428 tCO2eq evitate. I dati di raccolta RAEE riportati si riferiscono al triennio 2016-2017-2018. I nuovi dati, relativi cioè alla raccolta 2019, saranno disponibili nel corso del 2020.
Come fare per smaltire correttamente il nostro vecchio climatizzatore?
Ci sono due possibilità:
- In caso di sostituzione del condizionatore, con il ritiro 1 contro 1 il consumatore che acquista un nuovo climatizzatore consegna il vecchio elettrodomestico al negoziante.
Il ritiro del vecchio da parte del commerciante è obbligatorio e gratuito presso il punto vendita.
- Se invece il consumatore desidera semplicemente dismettere il vecchio clima, può consegnare gratuitamente il proprio apparecchio presso i Centri di Raccolta comunali.
In ogni caso, qualsiasi operazione di disinstallazione di un climatizzatore deve essere effettuata per legge da un tecnico frigorista certificato, in possesso cioè di un patentino per il trattamento dei gas fluorurati presenti nei climatizzatori.
Come continua il viaggio del climatizzatore?
Prima del trattamento vero e proprio i condizionatori, come gli altri RAEE, vengono trasportati dal Centro di Raccolta Comunale agli impianti di trattamento, aziende che svolgono attività di stoccaggio e/o trattamento per il riciclo, recupero e valorizzazione dei materiali. Il trasporto deve essere effettuato a norma di legge da operatori esperti in grado di movimentare, ricevere e stoccare il rifiuto in modo ottimale, evitando danneggiamento e dispersione di sostanze pericolose.
Una volta consegnati all’impianto, i RAEE sono sottoposti alla fase di separazione che ha lo scopo di rimuovere i componenti e materiali pericolosi (come batterie, refrigeranti ozonolesivi o altri componenti) e agevolare il riciclo dei materiali.
Come si ottiene il riciclo del 97,5% del condizionatore?
L’attività di trattamento per il riciclo, recupero e valorizzazione dei materiali è realizzata grazie a vere e proprie “linee di produzione” che, invece di assemblare o trasformare materie prime e componenti in prodotti finiti, seguono il processo inverso. Dal prodotto a fine vita si ottengono così nuovamente materie prime che possono essere riutilizzate in nuovi cicli produttivi.
Remedia si avvale di partner certificati che investono nelle più moderne tecnologie per il trattamento dei RAEE.
Per i condizionatori, il 2,5% di materie rimanenti da questi trattamenti è costituito dal condensatore e da pochi altri materiali di scarto poiché anche i gas refrigeranti, se trattati correttamente come da standard Remedia, possono essere estratti, messi in sicurezza e in alcuni casi rigenerati.
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