Come far decollare il fotovoltaico con accumulo in Europa?
Abbinare il fotovoltaico ai sistemi di accumulo è una tendenza sempre più diffusa in molti paesi europei, soprattutto in Germania e anche in Italia, ma questa soluzione tecnologica deve ancora esprimere tutto il suo enorme potenziale, in molti casi frenato da barriere tecnico-normative a livello di rete e di funzionamento dei mercati energetici.
Ecco perché SolarPower Europe (SPE) ha pubblicato un documento, Unleashing the Potential of Solar & Storage (allegato in basso) che approfondisce in sintesi le caratteristiche del solare con batterie, spiegando con l’aiuto di alcuni grafici quali vantaggi può apportare al sistema elettrico.
In particolare, evidenzia l’associazione europea, l’accumulo consente di ottimizzare la fornitura di energia solare, assorbendo l’elettricità generata in eccesso per poi renderla disponibile quando aumenta la domanda, come chiarisce il grafico seguente.
Da qui discendono una serie di possibilità, tra cui: stabilizzare le variazioni di domanda-offerta (così il fotovoltaico può diventare una fonte di produzione elettrica “su richiesta”, on-demand), fornire servizi ancillari per la rete, come la regolazione di frequenza, realizzare comunità energetiche con migliaia di batterie per scambiare kilowattora secondo i bisogni dei diversi utenti, evitare investimenti in nuova capacità fossile di riserva, soprattutto gli impianti a gas con cui coprire i picchi di domanda.
Con il nuovo obiettivo europeo del 32% di rinnovabili al 2030, sottolinea SPE, è indispensabile ridefinire il mercato elettrico, in modo da promuovere l’autoproduzione energetica degli utenti senza ostacoli economici, ad esempio senza imporre oneri di rete eccessivi, tasse o costi troppo elevati per la lettura-fatturazione degli scambi di energia, come riassume lo schema qui sotto con le principali richieste normative (policy asks) dell’associazione.
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