Cosa aspettarsi nel 2019 dal mercato fotovoltaico
Installazioni globali in crescita, mercato europeo dinamico (anche per quanto riguarda il potenziamento degli impianti esistenti), sviluppo dei sistemi di accumulo.
Queste sono alcune delle otto principali tendenze del fotovoltaico per il 2019 individuate da IHS Markit in una recente documento, Predictions for the PV industry in 2019 (link per il download in basso).
Vediamo cosa ci aspetta quest’anno, con l’aiuto di qualche grafico.
Per prima cosa, evidenziano gli esperti di IHS, il fotovoltaico nel 2019 vedrà un aumento della potenza installata in tutte le regioni del mondo, segnando nel complesso un +18% rispetto ai dodici mesi precedenti con un record assoluto trimestrale di nuova capacità, pari a 34 GW che, secondo le previsioni, si registrerà da ottobre a dicembre.
Più in dettaglio, la domanda FV in Europa tornerà sui livelli del 2012 con 18 GW di potenza aggiuntiva in dodici mesi.
A trainare i progetti utility-scale di grandi dimensioni, sopra 5 MW di potenza, saranno soprattutto le aste competitive e la diffusione dei contratti PPA (Power Purchase Agreement) siglati da clienti privati (aziende di vari settori) che vogliono acquistare per un certo numero di anni l’energia generata dai parchi solari.
Spagna, Portogallo e Italia, precisa IHS, saranno i paesi più dinamici sotto questo punto di vista, grazie alla maturità-competitività raggiunta dal fotovoltaico rispetto alle altre fonti di produzione energetica.
Intanto, osservano gli analisti, si sta aprendo un varco sempre più esteso alle possibilità di ammodernare e potenziare gli impianti esistenti (revamping/repowering), perché ci sono decine di GW di sistemi FV entrati in funzione in Europa prima del 2012, soprattutto in Italia e Germania e considerando solamente gli impianti di potenza superiore a 100 kW, che avrebbero bisogno di essere migliorati o riparati, sfruttando le innovazioni tecnologiche degli ultimi anni.
Per quanto riguarda la Cina, in assoluto il principale mercato mondiale del fotovoltaico, IHS stima una crescita annuale delle installazioni tra 40-50 GW per i prossimi quattro anni; i progetti utility-scale senza sussidi, previsti dal nuovo pacchetto di misure varato da Pechino, secondo IHS, avranno un impatto limitato sulla domanda almeno fino al 2020.
Mentre negli Stati Uniti, afferma poi la società di consulenza, nel 2019 si installeranno oltre 500 MWh di batterie abbinate agli impianti fotovoltaici, grazie alle recenti precisazioni della Casa Bianca sulla possibilità di estendere alle batterie lo sgravio fiscale dell’ITC, l’Investment Tax Credit, che finora ha sostenuto moltissimo gli investimenti Usa in rinnovabili.
Tra le tendenze rilevate da IHS, infine, segnaliamo la corsa del silicio monocristallino, con una quota di mercato sempre più rilevante conquistata dalla tecnologia PERC (Passivated Emitter and Rear Cell).
Di conseguenza, l’efficienza media dei pannelli sta continuando a salire.
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