Ecco la squadra della nuova Commissione Ue: energia e clima tra le priorità
Green New Deal, lotta ai cambiamenti climatici, sostenibilità ambientale, sono tra le priorità della nuova squadra della Commissione europea appena presentata dal presidente Ursula von der Leyen, che succederà al lussemburghese Jean-Claude Juncker, il cui mandato terminerà il 31 ottobre 2019.
Così von der Leyen ha scelto l’olandese Frans Timmermans per coordinare le attività del Green Deal europeo e per gestire la politica di azione climatica; Timmermans è uno dei tre vicepresidenti esecutivi della nuova Commissione, che hanno il ruolo contemporaneo di commissari e vicepresidenti responsabili dei temi prioritari dell’agenda politica definita dal presidente.
Timmermans – attuale primo vicepresidente della Commissione Juncker e commissario per la migliore legislazione – è quindi un uomo-chiave per attuare il programma in campo energetico e ambientale, che ad esempio prevede un taglio più netto delle emissioni di CO2 al 2030 oltre alla proposta di destinare più investimenti alle fonti rinnovabili.
In particolare spetterà a lui il compito di proporre entro i primi cento giorni del suo mandato una “legge climatica europea” che dovrebbe includere l’impegno a realizzare entro il 2050 un’economia neutrale per quanto riguarda le emissioni inquinanti (carbon neutral).
Poi von der Leyen ha scelto:
- l’estone Kadri Simson come commissaria all’energia;
- il lituano Virginijus Sinkevicius all’ambiente;
- la rumena Rovana Plumb ai trasporti.
Simson, ex ministro estone degli affari economici, in particolare, ha già coordinato il dibattito sulla riforma del mercato elettrico Ue durante la presidenza di turno dell’Estonia.
- Paolo Gentiloni, designato da von der Leyen all’economia, tra le sue incombenze avrà quella di proporre una Carbon Border Tax, cioè una tassa transfrontaliera sul carbonio.
Oltre a Timmermans, gli altri due vicepresidenti esecutivi sono:
- la danese Margrethe Vestager, responsabile della concorrenza e dell’Europa digitale;
- e il lettone Valdis Dombrovskis che si occuperà dei servizi finanziari e delle attività per un’economia al servizio delle persone.
Di seguito i cinque vicepresidenti non esecutivi:
- lo spagnolo Josep Borrell (che avrà il ruolo di Alto rappresentante per la politica estera Ue);
- la ceca Vera Jourova (Valori e trasparenza);
- la greca Margaritis Schinas (Proteggere lo stile di vita europeo);
- la croata Dubravka Suica (Democrazia e demografia);
- lo slovacco Maros Sefcovic, attuale vicepresidente responsabile dell’Unione dell’energia, che assume le competenze per le Relazioni interistituzionali e le Prospettive strategiche.
Ecco infine gli altri commissari:
- l’austriaco Johannes Hahn (Bilancio e amministrazione);
- il belga Didier Reynders (Giustizia);
- la bulgara Mariya Gabriel (Innovazione e gioventù);
- la cipriota Stella Kyriakides (Salute);
- la finlandese Jutta Urpilainen (Partenariati internazionali);
- la francese Sylvie Goulard (Mercato interno, responsabile della nuova direzione generale Industria della difesa e dello spazio);
- l’ungherese László Trócsányi (Vicinato e allargamento);
- l’irlandese Phil Hogan (Commercio),
- il lussemburghese Nicolas Schmit (Lavoro);
- la maltese Helena Dalli (Uguaglianza);
- il polacco Janusz Wojciechowski (Agricoltura);
- la portoghese Elisa Ferreira (Coesione e riforme);
- lo sloveno Janez Lenarcic (Gestione delle crisi),
- la svedese Ylva Johansson (Affari interni).
Ricordiamo che il Parlamento europeo dovrà approvare l’intero collegio dei commissari; prima, però, le commissioni parlamentari procederanno, per competenza, alle audizioni dei commissari designati, come previsto dal regolamento interno.
Powered by WPeMatico