Energia: AiCarr, insufficienti 800 mln per direttive efficienza (2)
(AGI) – Roma, 3 lug. – “Come e con quali soldi si intendono riqualificare energeticamente almeno il 3% del patrimonio edilizio della pubblica amministrazione centrale come impone la Direttiva 27/2012 e come applicare la Direttiva 31/2010 che prevede che tutti i nuovi edifici, dal 2020 (dal 2018 se di proprieta’ pubblica), siano “ad emissioni quasi zero”? Questo tema, insieme ad altri argomenti collegati, e’ di frontiera: si pensi – prosegue il presidente di AiCARR – anche alla necessita’ di modificare la gestione dei carichi elettrici in modo da spostarli nelle fasce in cui l’energia e’ meno cara (continua a imperversare una tariffa multioraria sbagliata ed inutile) che coinvolge l’opportunita’ di indirizzare anche le utenze domestiche verso il vettore elettrico, come le pompe di calore, i sistemi di accumulo, l’uso dei veicoli elettrici.
AiCARR ha dato il suo contributo attivo sulla diffusione delle tecnologie elettriche che sono penalizzate dall’attuale tariffazione elettrica, di tipo progressivo. In via sperimentale, dalla seconda meta’ del 2014, infatti, le pompe di calore elettriche possono accedere alla tariffa D1, che corregge questa stortura tariffaria (Tariffa di tipo flat)”.
AiCARR, nata nel 1960, ha tra le sue funzioni quella di creare un uso consapevole dell’energia e delle risorse naturali e per l’innovazione delle infrastrutture energetiche. (AGI) Red/Ccc
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