Energia: Enea, nuove tecnologie per sfruttare 'risorsa' mare (2)
(AGI) – Roma, 1 lug. – La configurazione geografica della penisola italiana, con i suoi 8.000 chilometri di costa, rende il nostro Paese uno dei membri dell’Unione maggiormente in grado di cogliere i vantaggi dello sfruttamento di questa fonte di energia alternativa che ad oggi costituisce appena lo 0,02 per cento della domanda europea. Inoltre, gli incentivi messi in campo dal Governo per favorire la produzione di elettricita’ da impianti di energia oceanica, potranno contribuire ad un’accelerazione tecnologica anche in questo settore.
Rispetto a fonti piu’ consolidate, in Italia lo sfruttamento energetico di onde, correnti e maree si e’ sviluppato soltanto negli ultimi anni grazie alla realizzazione di impianti e dispositivi sperimentali in grado di ricavare il massimo del potenziale energetico dal Mediterraneo che, a causa della sua specificita’ di mare chiuso, richiede tecnologie diverse rispetto a quelle utilizzate nel Nord Europa per catturare l’energia degli oceani. Vari sistemi messi a punto nel nostro Paese hanno ormai raggiunto una maturita’ scientifica e tecnologica che, nel breve periodo, li rendera’ competitivi sui mercati.
Al workshop, organizzato nell’ambito dell’Accordo di Programma tra il Ministero dello Sviluppo Economico e l’ENEA sulla Ricerca di Sistema Elettrico, partecipano GSE, RSE, ENEL Green Power, Terna, CNR, Politecnico di Torino, Universita’ Mediterranea di Reggio Calabria, Universita’ di Bologna, Universita’ di Napoli, Politecnico di Milano, WaveEnergy, 40South Energy Group, Wave4Energy e SEAPOWER. (AGI) Red
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