Fotovoltaico, occhio ai prezzi dell’argento
Bisogna tenere d’occhio le quotazioni internazionali dell’argento perché potrebbero avere un certo impatto sui costi futuri dei pannelli fotovoltaici.
È la Kent Business School a portare l’attenzione sul ruolo di questo metallo prezioso nel processo di fabbricazione delle celle solari, in una ricerca pubblicata recentemente su Environmental Science and Pollution Research, Silver prices and solar energy production (qui un estratto).
I ricercatori hanno esaminato una serie di dati: l’andamento dei prezzi trimestrali dell’argento sul London Bullion Market dal 1990 al 2016 e l’evoluzione nel medesimo periodo della potenza installata nel mondo negli impianti fotovoltaici, con relativa produzione di energia elettrica.
Gli autori poi ricordano che l’argento è un elemento-chiave dei pannelli FV grazie alla sua elevata conduttività elettrica e termica; tanto che ogni singolo modulo fotovoltaico contiene in media circa 20 grammi d’argento che incidono intorno al 6% sul suo costo complessivo di realizzazione industriale.
E dai dati, spiega una nota divulgativa della Kent Business School, emerge che i prezzi del metallo sono cresciuti al crescere della domanda di pannelli solari, indicando così una relazione molto stretta (si parla di “causal relationship”) tra queste due variabili, cioè il valore dell’argento sulla piazza londinese e la quantità di moduli fotovoltaici richiesta su scala globale.
Di conseguenza, evidenziano i ricercatori, l’aumento del prezzo dell’argento potrebbe rendere molto più dispendiosa la fabbricazione dei pannelli FV, un fattore di cui tenere conto anche perché al momento non sembrano esserci alternative al suo utilizzo (altri metalli, come l’alluminio e il rame, non hanno le stesse qualità e caratteristiche).
Anche l’ultimo rapporto del Silver Institute americano, uscito a febbraio di quest’anno, evidenziava che il fotovoltaico continuerà a supportare molto la domanda dell’argento, i cui prezzi erano dati in aumento del 7% in media nel 2019 in confronto ai dodici mesi precedenti.
Ricordiamo, infine, che i metalli rari e preziosi sono ingredienti indispensabili per le tecnologie rinnovabili, pensiamo anche all’importanza di litio e cobalto nelle batterie, con tutti le incognite che circondano gli approvvigionamenti di queste materie prime, il cobalto soprattutto, a causa della volatilità dei prezzi e delle tensioni geopolitiche in alcuni paesi fornitori (vedi qui).
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