Il budget Ue 2020 si fa più “verde”: vediamo come e perché
L’azione per il clima è tra le priorità del budget europeo 2020, l’ultimo del periodo fiscale iniziato nel 2014, su cui è stato raggiunto l’accordo tra Consiglio e Parlamento Ue.
Nel complesso, tra impegni finanziari (commitments) e spese (payments) si parla di circa 322 miliardi di euro, rispettivamente 168-153 miliardi con incrementi del +1,5% per gli impegni e del +3,4% per le spese, in confronto al bilancio 2019.
In particolare, evidenzia una nota del Consiglio Ue, Bruxelles si era data l’obiettivo di utilizzare almeno il 20% del budget per misure di protezione climatica; così l’accordo siglato tra Consiglio e Parlamento incrementa il supporto finanziario a diversi programmi che possono contribuire a sviluppare le tecnologie più pulite e innovative, come Horizon 2020 e Connecting Europe Facility.
Più in dettaglio, Horizon 2020 riceverà fondi complessivi per 13,5 miliardi di euro (+8,8% sul 2019) mentre Connecting Europe Facility otterrà 1,3 miliardi da spendere nelle infrastrutture per l’energia e i trasporti, con un incremento del 35% rispetto al bilancio precedente.
Maggiori fondi saranno poi indirizzati al programma LIFE (590 milioni) e anche l’Agenzia europea dell’ambiente riceverà stanziamenti addizionali per assumere nuovo personale.
In totale, al clima andranno 500 milioni di euro in più in confronto alla proposta iniziale della Commissione europea sul budget 2020.
D’altronde, la lotta contro il cambiamento climatico sta salendo sempre più in cima all’agenda politica delle istituzioni europee, come conferma la recentissima decisione della BEI di non finanziare più progetti nei combustibili fossili dal 2021, compreso il gas naturale, anche se con qualche eccezione e “scappatoia” per le infrastrutture di green gas (idrogeno ad esempio) a basso impatto ambientale.
E la stessa Ursula von der Leyen, che guiderà la prossima Commissione Ue da dicembre, in più occasioni ha rimarcato la necessità di trasformare la Banca europea per gli investimenti in una “banca per il clima” e di aumentare il budget europeo dedicato alle fonti rinnovabili e all’efficienza energetica, ai trasporti a basse emissioni di CO2, alle misure per la tutela ambientale e la mitigazione dei rischi climatici.
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