Il verde urbano come 'rifiuto': un paradosso che ci costa molto caro

Laboratorio Metrologico Ternano

Il verde urbano come 'rifiuto': un paradosso che ci costa molto caro

24 Giugno 2014 Biocombustibili Bioelettricità biogas Biomasse termiche Energia Energia dal Basso enti locali Politiche resilienza Rifiuti Rinnovabili sottoprodotti teleriscaldamento biomasse verde urbano 0
Giulio Meneghello

Una definizione del Ministero dell’Ambiente costringe a smaltire in discarica o all’inceneritore le potature e gli altri scarti della gestione del verde urbano. Trasformando in un costo quella che per i Comuni potrebbe essere una risorsa da utilizzare anche per mettere in sicurezza il territorio. Uno spreco da diverse centinaia di milioni di euro.

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Mettiamo un Comune che taglia le siepi del parco. In un paese diverso potrebbe vendere le potature a un impianto a biomassa, guadagnandoci. In Italia è costretto a pagare per smaltirle in discarica o all’inceneritore. Un paradosso che costa ai nostri enti locali diverse centinaia di milioni di euro all’anno. La colpa è di norme e definizioni in contrasto tra loro: il Ministero dello Sviluppo Economico definisce queste biomasse “sottoprodotti” e quindi utilizzabili ai fini energetici, con tanto di specifico incentivo maggiorato.

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