In rialzo la quota di rinnovabili sulla domanda elettrica del paese: 36,8%
Ad agosto la domanda di elettricità in Italia è calata dell’1,1% rispetto allo stesso mese del 2017. Tuttavia, il valore destagionalizzato farebbe registrare una piccola crescita, pari allo 0,4%.
Per il 90,2% la domanda è stata soddisfatta dalla produzione nazionale. Di questa, il 40,3% è da fonti rinnovabili. La quota delle fonti pulite sulla domanda elettrica nel mese di agosto è invece del 36,4%; in termini quantitativi si tratta della stessa produzione dell’agosto 2017, cioè circa 9,6 TWh.
Più nello specifico, come si deduce dalla tabella pubblicata del report mensile di Terna che riportiamo qui sotto, il fotovoltaico con 2,7 TWh è in calo del 3,7% rispetto ad agosto 2017.
L’eolico con 746 GWh diminuisce la sua produzione del 30,9%, mentre il contributo maggiore tra le FER lo dà l’idroelettrico con quasi 4,3 TWh, registrando un incremento del 13% rispetto all’anno precedente. Il termoelettrico scende del 2,8%.
Dall’inizio dell’anno
Nel periodo gennaio-agosto 2018 le fonti rinnovabili forniscono energia elettrica per 79,3 TWh, circa 6,5 TWh in più rispetto allo stesso periodo del 2017 (+9%). Crescono quindi più del 2017, ma anche del 2016 e del 2015 (vedi grafico).
La copertura della domanda elettrica del paese con le rinnovabili finora è stata pari al 36,8%, mentre era al 33,9% nei primi otto mesi del 2017. Sul totale della produzione nazionale le rinnovabili incidono, in questa parte dell’anno, per il 42,7%.
Il fotovoltaico perde in produzione 1,2 TWh (-6,6%). Come abbiamo scritto il mese scorso è come se nel parco fotovoltaico italiano venisse a mancare, da un anno all’altro, la produzione di quasi 1.500 MW di impianti.
La crescita delle fonti pulite è favorita chiaramente dall’incremento della produzione idroelettrica (+27,1%), con oltre 7,4 TWh in più sullo stesso periodo del 2017. Nel periodo gennaio-agosto l’energia idrica, con quasi 35 TWh, ha soddisfatto il 16,3% dei consumi di energia elettrica nazionale (era al 12,8% nel 2017).
In calo invece la quota di elettricità solare sulla domanda totale che si attesta al 7,9% (era all’8,5% un anno fa).
L’eolico contribuisce finora per il 5,4% alla richiesta elettrica del periodo (era al 5,2% nel 2017). Al 5,5% sono le bioenergie e all’1,8% la geotermia.
Nel grafico la quota coperta dalle diverse fonti pulite fino ad agosto negli anni che vanno dal 2014 al 2018.
Sommando la produzione di eolico e fotovoltaico in questi primi otto mesi del 2018 vediamo che insieme hanno generato quasi 28,7 TWh, cioè 760 GWh in meno del 2017 e persino 200 GWh in meno dello stesso periodo del 2016.
Insieme le due fonti hanno soddisfatto finora circa il 13,3% della domanda elettrica nazionale e generato, in termini assoluti, circa 6,2 TWh in meno del solo idroelettrico.
Nel periodo gennaio-agosto 2018 la percentuale dell’idroelettrico sul totale della generazione da rinnovabili è stata pari al 44,1% (grafico sotto). Seguono il fotovoltaico (21,6%), la bioenergia (14,9%) e l’eolico (14,7%).
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