La Mercedes-Benz firma il primo PPA eolico in Germania
L’azienda automobilistica Mercedes-Benz acquisterà energia eolica per tutte le sue attività in territorio tedesco attraverso un modello di corporate Power Purchase Agreement (PPA) firmato con l’utility norvegese Statkraft.
Si tratta del primo PPA di questo tipo in Germania, cioè di contratti di vendita dell’energia eolica stipulati fra il produttore di energia e il consumatore.
La Mercedes-Benz, che dichiara di voler rendere entro il 2022 le proprie fabbriche carbon neutral, utilizzerà per cinque anni l’energia eolica generata da sei parchi eolici (31 turbine) installati in Bassa Sassonia e Brema per una potenza totale di 46 MW, per alimentare la fabbrica di Brema che produrrà la vettura elettrica EQC e per altre industrie che fabbricheranno le batterie.
Questo contratto, definito in gergo off-take, stima che al gigante dell’automotive verranno forniti circa 33,1 GWh nel 2021, 74 GWh nel periodo 2022-2024 e 21,8 GWh nel 2025. I sei parchi eolici hanno una producibilità annuale di 74 GWh/anno.
Come avevamo scritto qualche mese fa in riferimento ad un PPA in linea diretta in Germania (“Un PPA per un impianto eolico dopo venti anni di incentivi”), cioè di un caso in cui la vendita non si passava per la rete pubblica, ma su, appunto, una linea diretta, i proprietari di impianti eolici in Germania stanno pensando con crescente interesse al dopo incentivi che si verificherà a fine 2020.
E il modello PPA sembra essere in grado in molti casi di garantire un flusso di cassa stabile e duratore per rendere operativi ancora per diversi anni questi impianti.
I Corporate PPA con la vendita di elettricità da rinnovabili stanno prendendo sempre più piede in Europa, tanto che finora sono stati stipulati accordi per più di 6 GW, soprattutto in Gran Bretagna e Olanda. Due gigawatt di PPA sono stati siglati nel solo 2018. Uno strumento che dovrà essere necessariamente uno dei pilastri dello sviluppo delle rinnovabili anche nel nostro paese.
Va detto che i corporate PPA potranno essere presi in seria considerazione anche dai nuovi impianti a fonti rinnovabili, sebbene in diversi paesi europei, come il nostro, sia ancora piuttosto complicato a livello legale e amministrativo rendere economicamente conveniente per le parti questa tipologia di contratti.
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