L’auto elettrica e quanti miliardi ci possono guadagnare anche le utility
Il mercato globale dell’auto elettrica ha un potenziale enorme anche per le utility dell’energia.
Si parla di più di 2000 miliardi di dollari al 2040 tra Europa e Stati Uniti (escludendo, quindi, la Cina e il resto dell’Asia, così come gli altri continenti) in un documento diffuso da Accenture Strategy, dal titolo “Utilities: Lead the Charge in eMobility” (allegato in basso).
Già nel 2025, secondo gli analisti della società di consulenza, tra Europa e Stati Uniti ci saranno 10 milioni di veicoli elettrici in circolazione (oggi: 2,5 milioni) con 400 modelli tra cui scegliere dei diversi costruttori. Il grafico sotto evidenzia il previsto boom delle vendite di vetture plug-in in alcuni paesi.
In Norvegia e California si stima che intorno al 2030 le auto a batteria faranno il 100% del mercato.
L’Italia, al contrario, rimarrà in fondo alla lista della mobilità elettrica con il 10% di nuove immatricolazioni sul totale. Ricordiamo che in Italia nel 2018 sono più che raddoppiate le vendite di EV (Electric Vehicles) rispetto ai dodici mesi precedenti: quasi 5.000 unità contro circa 2.000 nel 2017 (dati Unrae), anche se la loro quota di mercato resta infinitesimale (0,26%).
Se consideriamo anche i modelli ibridi plug-in, nello Stivale le vendite complessive di auto elettrificate nel 2018 sono arrivate a quasi 10.000 unità.
Tornando alle analisi di Accenture, la tabella sotto riassume le quattro aree in cui le società energetiche potranno creare valore nel campo della mobilità a zero emissioni (clicca per ingrandire).
La fetta più consistente, pari a circa 1.700 miliardi di dollari al 2040 (1,7 Tr: ricordiamo che un trilione corrisponde a mille miliardi) riguarda direttamente la vendita di energia elettrica per ricaricare le vetture.
Ottime opportunità di guadagno ci sono poi nello sviluppo delle colonnine di rifornimento pubbliche/private, senza dimenticare tutti i servizi dedicati all’utilizzo dell’auto elettrica: finanziamenti per l’acquisto di vetture e batterie, sistemi di pagamento, applicazioni per gestire le ricariche da remoto.
La quarta area sotto osservazione è quella dei servizi di flessibilità per la rete che si potranno realizzare con tecnologie V2G, Vehicle to Grid, che consentiranno alle utility di sfruttare le batterie dei veicoli per prelevare/immettere energia nel sistema elettrico (vedi anche qui).
Il seguente documento è riservato agli abbonati a QualEnergia.it PRO:
- L’analisi di Accenture (pdf in inglese)
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