Per il governo italiano il futuro dell’energia è anche nell’idrogeno
L’Italia scommette sempre di più sull’idrogeno come vettore energetico del futuro, soprattutto nel campo dei trasporti e per favorire l’integrazione delle fonti rinnovabili nel sistema elettrico.
Nuove aperture del nostro governo alle attività di ricerca e sviluppo in questo settore sono arrivate all’Hydrogen Energy Ministerial Meeting 2018 di Tokyo, dove si sono riuniti ministri e imprenditori dei paesi maggiormente interessati a investire nell’idrogeno.
Durante l’incontro, ha poi evidenziato in una nota stampa il sottosegretario allo Sviluppo economico, Davide Crippa, presente in Giappone in rappresentanza dell’esecutivo italiano, “abbiamo confermato la nostra convinzione che l’idrogeno possa contribuire in maniera determinante alla transizione energetica in corso, poiché si tratta di una componente importante per avere un portafoglio energetico ampio, sicuro ed efficiente”.
I partecipanti hanno siglato all’unanimità la Dichiarazione di Tokyo, il documento che punta a incrementare la collaborazione su scala globale per diffondere l’uso dell’idrogeno, contribuendo così a realizzare un mix energetico più sostenibile e “pulito”, a basse emissioni di anidride carbonica.
L’Italia, aveva dichiarato alle agenzie di stampa il sottosegretario all’inizio del vertice giapponese, “ha maturato una lunga esperienza nella ricerca del settore e ha anche coordinato diversi progetti a livello europeo sulla produzione di idrogeno da energia eolica e da altre fonti rinnovabili non programmabili”.
Che il governo sia molto interessato alle potenzialità dell’idrogeno era emerso, di recente, anche dal consiglio informale sull’energia che si era svolto a settembre a Linz, in Austria. In quell’occasione, infatti, era stata lanciata l’Hydrogen Initiative, l’iniziativa europea firmata anche dall’Italia volta a incrementare l’impegno tecnologico-finanziario per sperimentare nuovi soluzioni di produzione e stoccaggio dell’idrogeno nelle diverse applicazioni (trasporti stradali e ferroviari, accumulo energetico per la rete, gestione dei picchi di generazione dei parchi eolici e solari).
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