Prezzi giù del 25% in pochi mesi per il fotovoltaico in eccesso di offerta
Prezzi dei pannelli in netto calo, sovraccapacità produttiva, aziende che si riorganizzano: il mercato globale del fotovoltaico si sta evolvendo con rapidità in questi mesi, spinto da molteplici fattori.
Secondo l’ultima analisi di EnergyTrend, da gennaio a settembre 2018 i prezzi dei moduli fotovoltaici in Cina – che resta sempre il paese di riferimento per valutare l’andamento del settore FV – sono crollati del 19,8% e del 25,5% in media, per quanto riguarda rispettivamente i prodotti in silicio mono cristallino e quelli in silicio poli cristallino.
Tra le ragioni fondamentali di questa tendenza c’è l’eccesso di offerta di celle e moduli su scala mondiale (oversupply), un problema che sta diventando sempre più grave, afferma la società di consulenza taiwanese, ricordando poi che la capacità produttiva di pannelli è data in crescita fino a circa 150 GW nel 2018.
Tra l’altro, guardando alle stime attuali, la domanda complessiva di fotovoltaico nel mondo per quest’anno potrebbe fermarsi a 86 GW, quindi ancora meno rispetto alle previsioni precedenti che parlavano di 92-95 GW di nuova potenza installata in dodici mesi.
Anche perché una parte dell’espansione pianificata per il 2018, in realtà, è stata anticipata al 2017, ad esempio negli Stati Uniti chi stava sviluppando grandi impianti FV ha fatto scorta di pannelli per evitare la successiva applicazione dei dazi, mentre in Cina c’è stata una corsa a completare i progetti prima dei cambiamenti normativi sugli incentivi.
E ora, con l’introduzione dei dazi antidumping del 25% in India contro i pannelli cinesi e l’eliminazione dei prezzi minimi d’importazione in Europa, sta cambiando di nuovo la geografia per la domanda e l’offerta di moduli (vedi anche QualEnergia.it per approfondire gli impatti sul mercato italiano).
La ricetta per competere in uno scenario di questo tipo, osserva EnergyTrend, include il progressivo consolidamento dei grandi produttori di pannelli attraverso fusioni e acquisizioni, con eventuali riduzioni della capacità produttiva e tagli della forza lavoro, oltre alla possibile chiusura di alcuni stabilimenti.
Infine, la società di consulenza si aspetta una diminuzione ulteriore dei prezzi dei moduli FV sul mercato cinese nei prossimi mesi, nell’ordine del 2,8-9,8% secondo il tipo di tecnologia impiegata, perché il fotovoltaico si avvicinerà sempre di più alla grid parity in Cina.
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