Rinnovabili: Anie, non idoneo decreto per non fotovoltaiche (2)
(AGI) – Roma, 20 ott. – “Pertanto”, prosegue la nota di Anie, “per garantire la trasparenza del mercato, si auspica che il Gse comunichi il raggiungimento dell’obiettivo limite dei 5,8 miliardi di euro con un anticipo di 6 mesi, che venga introdotto un sistema di garanzia pari al 10% del valore di tutti i progetti a garanzia dell’effettiva volonta’ di realizzazione dell’investimento, che venga annullato il divieto di accesso agli incentivi a tutti gli impianti che hanno avviato i lavori di costruzione prima dell’entrata in vigore del decreto, che si adotti lo scorrimento automatico dei progetti inseriti in posizione non utile ai fini dell’incentivo ogniqualvolta avvenga una rinuncia o decadenza dei termini, che il GSE comunichi con cadenza mensile le eventuali risorse residue divenute disponibili per le fonti ad accesso diretto”.
“Quello delle rinnovabili e’ un mondo che genera su tutto il territorio nazionale occupazione diretta ed indiretta. Si pensi ai produttori degli inverter, dei misuratori, dei sistemi software di monitoraggio, dei simulatori di weather forecasting, dei cavi, dei quadri elettrici, dei moduli, dei rotori, dei mozzi, delle pale, delle torri di sostegno, dei trasformatori, delle valvole, delle turbine, dei generatori, degli installatori e via dicendo; inoltre il nostro comparto ha alimentato ed alimenta l’innovazione tecnologica, che rende oggi il nostro Paese, grazie all’industria nostrana, una delle nazioni piu’ all’avanguardia nel panorama mondiale e fonte di sviluppo”, si legge ancora nel comunicato, “tarpare le ali alle fonti rinnovabili significa avere una visione miope sul breve e medio periodo, che avra’ forti ripercussioni non solo in termini occupazionali, ma anche sul fronte delle conoscenze e delle competenze”.
“Chiediamo a coloro che sono chiamati a prendere delle decisioni cosi’ importanti per il futuro di ascoltare la voce di chi in Confindustria rappresenta un settore strategico e ad alto potenziale, tenendo bene a mente che il futuro sara’ sempre piu’ marcatamente green e che le scelte di oggi inevitabilmente incideranno sul panorama di domani”, conclude Anie Rinnovabili. (AGI) Rme/Ila
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