Rinnovabili: Gb, governo rivede sussidi a energia solare (2)
(AGI) – Londra, 1 mag. – “Non vogliamo che gli impianti fotovoltaici diventino osteggiati come gli impianti eolici e io non voglio che la crescita di questi impianti vada avanti senza restrizioni”. Al momento, secondo le attuali norme, il “renewable obbligation scheme” – varato in Inghilterra e Galles nel 2002 – consente alle aziende proprietarie di impianti fotovoltaici di ottenere anche migliaia di sterline al mese. Ora, appunto, il dietrofront, anche a seguito di proteste da parte delle popolazioni locali e accuse – spesso non dimostrate – di mancata efficienza energetica. Negli ultimi anni, le piu’ grandi fattorie solari sono state costruite in campagna o in aeroporti dismessi, ma anche lungo le autostrade e spesso in mezzo alle abitazioni. Proprio in una ex base aeroportuale, a Wymeswold, si trova l’impianto piu’ grande, inaugurato nel 2013 dopo otto settimane di costruzione e dal costo di 35 milioni di sterline. Ben 130mila pannelli compongono questa struttura da 34Mwp. Un rapporto pubblicato ieri dalla Renewable energy association, il sindacato di categoria delle imprese del settore, calcolava in 103mila persone gli addetti nel settore delle rinnovabili, con un calo di 7mila unita’ dal 2011 a oggi. Annunciando il taglio ai sussidi, il governo ha comunque fatto sapere che non smettera’ di supportare l’energia solare, “apprezzata dall’80% dei cittadini”. Ma ha anche precisato che in futuro verranno privilegiati “impianti piu’ piccoli sugli edifici come fabbriche o supermercati”. (AGI) Cli/Ila
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